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sabato 27 settembre 2025

fascicolo V° disquisizioni sulla struttura della 'rocca castello del Bestagno' (ubicata nel ponente Ligure Italico )

UN-B sapientiae        STAGE STUDY   archeo di superficie  sulla 'rocca castello del Bestagno' 

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by Paolo P

fascicolo V°   disquisizioni sulla struttura della 'rocca castello del Bestagno'  (ubicata nel ponente Ligure Italico )

introduzione

.... ad arricchimento delle varie interpretazioni esposte in differenti recenti epoche da parte di studiosi , circa il così detto 'Castello di Bestagno' ubicato nella Vallata Onegliese, ne aggiungo una nuova variante scaturita dalle mie rilevazioni metriche di archeologia di superficie a riguardo del residuale diruto manufatto storico, ovvero:

... più volte questa struttura  è stata e viene ancora descritta come avente una pianta base ad incudine, mentre la corretta descrizione, (come rilevato in uno studio UN-B più lento nelle differenti zone di valutazione e rilevazione dati), invece la descrizione dovrebbe essere che, ( differenti manufatti, affiancatisi in epoche diverse e con adeguamenti ai tempi di difesa che mutarono nei secoli),  ciò che appare in oggi è di fatto un aggiungersi evolutivo difensivo di varie strutture affiancatesi , ma non aventi una area base volutamente disegnata originariamente con la casuale forma ad incudine che si rileva ancora in oggi ...

... infatti la linea difensiva iniziale, (in epoca Tribù Liguri del ponente, non era altro che nascondersi in questo fitto bosco scuro e sopraelevato ,  (a quei tempi, come lo descrissero le Legioni Romane nel loro lungo periodo di conquista Ligure) , svettante sopra le cime degli alberi, (era un naturale 'osservatorio astronomico preistorico' e successivamente per i Celto Liguri un'area sacra al Dio Bormam' delle acque' ),  era quindi una lunga serie di grandiose rocce affiancate lineari (quasi un muro naturale), a cui successivamente (in epoche di modifiche aggiunte in svariati secoli) (primo medioevo e medio medioevo)  furono costruite arcate acquedotto,  cisterne, Torri, mura, e portoni, dando una configurazione visiva di una grande fortezza, ma che spesso dietro al lungo muro esterno (configuratosi dalla chiusura medioevale delle precedenti arcate Romane dell'acquedotto pensile) vi era solo il bosco che scendeva al 'botre' d'acqua sottostante  .... 

... fortificazione dotata anche di 'piccoli ponti levatoio' utilizzati per passare in allora alcuni vuoti di percorso  ...

...  vari furono i percorsi di accesso, secondo le epoche storiche, e diversi anche i portoni di chiusura,  poi murati e dismessi  quando venivano aggiunte nuove parti murarie nei secoli , considerando anche gli allargamenti della cinta muraria esterna che venne modificata con aggiunte in secoli successivi e dominazioni diversificate ...... 

...  in oggi sarebbe interessantissimo che, trattandosi di una inusuale situazione di studi storici da evolversi culturalmente con una fase di valutazione archeologica ,  tramite una sinergia collaborativa,  come da 'Project formalmente esposto' dalla proprietà privata dell'area storica al Ministero Beni Culturali di Roma (RACC RR cartacea Postale mese dicembre 2024), venisse elaborato ed iniziato, data la complessità del caso coinvolgente più settori 'Project indotto' ,  direttamente dal Ministero Beni Culturali di Roma unitamente agli altri Ministeri che verrebbero ad avere pro-parte di competenze accessorie , previo colloqui formali con la proprietà (conte Paolo detto il povero') (formalizzando anche una 'free-tax-zone' onde evitare una evoluzione 'de jure' sullo 'jus antiquo' che questa area storica avrebbe ancora in vanto non decaduto.....

by Paolo P

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link )   ( link de jure )  (link 2017  ) ( link )






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