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ArcB faldone 0 fascicolo I° sintesi storica medioevale della 'rocca castello del Bestagno'
esito studi del 'conte Paolo detto il povero'
..... l'attuale area della 'rocca castello del Bestagno', inserita in una territorialità millenaria ubicata nel ponente Ligure (con note vicissitudini storiche a.C & d.C. come descritte dai cronisti in epoche diverse), (una entità già descritta in epoca medioevale dotata di suoi confini e di suoi Statuti ) che (come riportato nei testi antichi) era (e pare parzialmente ancora !!?? ) 'entità' che porta con se a sequela uno 'jus antiquo' 'cum mero et mixto imperio', acquisita (con formali Atti) da differenti 'note casate' (prima dell'anno 1000 d.C. sotto Governatorato Sassone), poi in epoche storiche diverse venne inserita ( riunita ) in un contesto territoriale ancor più ampio con la nomenclatura di 'Signoria Onegliese e sue Valli', (sotto i 'Vescovi di Albenga') (con anche aggiornamenti degli Statuti ) e ( sotto casata Doria) ( con nuovi aggiornamenti degli Statuti ) , successivamente rientrante nel 'Principato di Oneglia e Valli' sotto la 'giurisdizione' del casato del Duca di Savoia (anno 1575), che poi (anno 1620) ritagliarono fuori dal 'Principato' la storica area della 'Castellania del Bestagno' nei suoi passati confini a sè stanti ed erigendola in 'feudo Contado' e spogliandosene del possesso e dai loro possedimenti la assegnarono al 'conte Lazzaro Baratta' (che così divenne il primo Conte del neo 'feudo Contado del Bestagno' ), feudo che passò nei secoli successivi di Conte in Conte (tramite Atti formali Notarili rogitati per compra / vendita ), per poi essere 'obliata', (ma Jus non decaduto), volutamente non evidenziata in epoca Napoleonica dal suo possessore il Conte Gabuti, che viveva in Asti, (come feudalità Araldica c'era ma non decantata per ovvie ragioni di persecuzione ai Nobili); poi in epoca più vicina (anno 1865) venne parzialmente o totalmente venduta / acquistata ( con Atto Notarile) dalla 'casata M' di Bestagno (che ne acquisirono a sequela il titolo di Conti).
Nel tempo a seguire la frazionarono in diverse 'carature' assegnandole in ambito famigliare ed ereditario, traghettandola dal periodo 'Regno d' Italia' al periodo 'Repubblica Italiana' , senza rialzare a notorietà il blasone Araldico di territorialità, (obliata ma formalmente non decaduta). Le 'carature storiche' più di significato Araldico ancora evidente, con anche la 'diroccata rocca castello del Bestagno' (vantante il suo jus antiquo a sequela) (specie nel residuale denominato 'diruto Castello di Bestagno' vennero poi cedute nell'anno 1993 al conte Paolo, che ne ha rilanciato a notorietà 'erga omnes' la storia ed evidenziato l'Araldica dello jus antiquo blasonato e ne è tutt'ora il proprietario, (con l'esposta formalizzata intenzione di darne concessione per ufficiali studi archeologici). ....
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